Abbracciata tra case ed edifici del quartiere di Castello, si trova la piccola Chiesa di San Martino che guarda all'omonimo campo. Pochi passi più in là, l'Arsenale di Venezia, portatore di glorie antiche e nuove.

Di questa chiesa non se ne parla abbastanza. Forse per la sua facciata spoglia o forse perché si trova, per l'appunto, nelle vicinanze di attrazioni ben più famose.

Eppure, nel cuore di Venezia, questa chiesa racconta una storia che si rinnova ogni giorno. Senza contare le meravigliose opere d'arte che sono custodite al suo interno.

Chiesa di San Martino nel Sestiere di Castello a Venezia: forse una delle più antiche della città

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Facciata della Chiesa di San Martino (foto di Zairon, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons)

Ci troviamo a pochi, pochissimi passi dall'Arsenale, e c'è chi dice che la Chiesa di San Martino venne fondata a Venezia addirittura nell'VIII secolo. Secondo alcune testimonianze, invece, essa è ancora più antica, risalendo persino al VI o VII secolo, per mezzo delle famiglie dei Vallaresso e Salonigo.

Pare invece che la verità stia nel mezzo e che di questo edificio si inizi a parlare intorno al 932.

Essa però entrerà pienamente in funzione, diventando punto di riferimento per una grande comunità, solo duecento anni dopo.

Nel corso del tempo crebbe di importanza anche grazie ad altri edifici religiosi del Sestiere di Castello: San Francesco della Vigna e il Monastero della Celestia.

Inoltre, proprio qui sono custodite alcune reliquie di San Martino di Tours: un pezzo della tunica, una falange e, un tempo, anche una tibia. Quest'ultima venne ceduta alla Scuola di San Giovanni Evangelista in cambio di denaro per i restauri della Chiesa.

Ogni 11 Novembre, però, anche la tibia viene riportata in processione alla Chiesa de San Martin (come viene chiamata qui a Venezia).

Scopriamo la Chiesa da vicino: un progetto di Jacopo Sansovino

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Veduta di Campo San Martin nel cuore di Castello (foto di Zairon, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons)

Ciò che possiamo ammirare oggi in Campo San Martin, probabilmente è assai diverso da come appariva l'edificio in origine.

La chiesa, infatti, ha subito diversi processi di ricostruzione e restauro nel corso del tempo.

Ad ogni modo, l'edificio che possiamo osservare oggi è cinquecentesco e porta la firma di Jacopo Sansovino, il celebre architetto e scultore veneziano.

Un violento incendio avvenuto sul finire del Quattrocento, infatti, rese necessario un nuovo intervento. A quel tempo la fama dell'architetto precedeva la sua persona e, quindi, il Capitolo scelse proprio lui per la ricostruzione.

Sansovino trasformò l'impianto della chiesa, ruotandola di 90 gradi e dandole una pianta quadrata, aggiungendo due cappelle ad ogni lato. Cambiò anche la parte del presbiterio, dotandola di un soffitto a volta.

Dopo il periodo napoleonico e, in generale nell'Ottocento, la chiesa attraversò un generale periodo di decadenza, per il quale fu necessaria la vendita di alcune opere d'arte.

La ripresa si ebbe, seppur debole, sul finire del secolo, quando venne anche completata la facciata.

Entriamo dentro la Chiesa di San Martino: le opere d'arte custodite all'interno

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Il presbiterio della Chiesa (foto di Zairon, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons)

La prima cosa che si nota all'interno della Chiesa è il monumento funebre dedicato al Doge Francesco Erizzo, progettato dallo scultore e architetto Mattia Carnero nel Seicento. Si trova al centro della parete di destra.

Il soffitto a volta del presbiterio ospita un affresco di Domenico Bruni e la Gloria di San Martino, opera di Jacopo Guarana. Inoltre, proprio il presbiterio ospita anche due affreschi di Fabio Canal.

L'altare maggiore, con il piccolo coro, è invece arricchito da due dipinti che narrano il Calvario di Gesù.

Un'ultima cosa che certamente colpisce è il parapetto dell'organo, realizzato da Pietro Nachini e restaurato da Gaetano Antonio Callido, con un'opera di Girolamo Santacroce, Cena di Cristo.

Accanto alla Chiesa vi è l'oratorio della Scuola di San Martino, al cui ingresso si trova un bassorilievo: San Martino dona il mantello al povero.

La tradizione di San Martin a Venezia

Perché parliamo di questo piccolo luogo sacro nel cuore di Castello?

Perché San Martin è proprio uno dei Santi più venerati di Venezia. Anzi, ogni anno, l'11 Novembre, è l'occasione per una festa magnifica, da gustare tra amici ma, ancor più, in famiglia.

Oltre alla processione religiosa dalla Scuola Grande di San Giovanni, infatti, l'occasione è ghiotta per assaggiare uno dei biscotti più famosi di Venezia, il tipico dolce di San Martino.

Scopri di più sulla tradizionale festa di San Martino!